Come dice la bella canzone di Carosone, quasi un rocksteady all'italiana (e i tempi son gli stessi, circa...) - mo' viene natal / nun teng denar / me legg u giurnal / e me mett a cuccà.
Buonanotte, svegliatemi l'anno prossimo.
PS (aggiunta post-natalizia) :
Non abbiate tanta fretta, a svegliarmi.
27 dicembre 2007
Mo' viene natale
Pubblicato da michele alle 1:57 PM
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22 ottobre 2007
Who are the terrorists
Tanto per non lasciar cadere una tradizione di questo blog, di parlare con frasi di canzoni, andiamo a ripescare un vecchio Macka B: Who are the terrorists? / Who are the heroes?
In realtà oggi Macka B non se lo ricorda nessuno, nemmeno come ispiratore della più importante esperienza recente di mescola tra musica-underground-politica in Italia, quella dei 99 Posse, finita come è finita ma cominciata con una canzone, Rafaniello, che era una ritraduzione di Cocoa Nut di Macka B ricantata sullo stesso strumentale.
Però rimane, il senso fondamentale di quella canzone, a dirci che tante verità sono soltanto questione di punti di vista. Ad esempio in Italia abbiamo il decreto Pisanu, un bell'esempio di (ennesime) leggi speciali proprio per fronteggiare, guarda un po', il problema del "terrorismo islamico" visto alla tele con l'11 settembre.
Sempre alla tele, abbiamo visto il famoso generale Pollari annunciare di aver sventato un piano per un gigantesco attentato terroristico a Milano. Che uomo, eh?!
Da nessuna parte invece, fino a ieri, abbiamo visto la storia vera: un povero cristo libanese che si inventa informatore dei servizi segreti (sempre lì, si deve finire...) per alzare qualche soldo e qualche aggancio, e cosa gli viene in mente di fare? Denuncia il suo coinquilino siriano, lo accusa di essere un terrorista. Come li scelgono i servizi segreti, i loro informatori? Va beh, dopo tutti questi anni vi fate ancora queste domande...
Insomma la polizia fa irruzione a casa del siriano, come racconta Repubblica.it, sfonda la porta, lo carica in macchina fino in questura e lo espelle per direttissima. Usando le leggi speciali del decreto Pisanu - perchè il siriano è accusato di essere "referente di un complesso e consolidato circuito relazionale con esponenti del radicalismo islamico implicati in progettualità terroristiche".
Nessuno dei nostri ineffabili agenti sembra sapere che sullo stesso siriano è in corso una indagine della Digos di Milano, che proverà di lì a poco che le accuse erano tutte calunnie, e lui col terrorismo non c'entrava niente.
E allora a Damasco immaginatevi l'accoglienza festante: mazzate a valanga, prigione (siriana...) e due settimane di interrogatori. Poi, dato che i siriani a quanto pare hanno l'occhio più lungo della polizia italiana, la scarcerazione.
E adesso? Adesso niente.
Nessuno ha chiesto scusa, l'udienza di revoca dell'espulsione, presso il tar del Lazio, ancora non è stata fissata, e il nostro siriano è a Damasco, a guardare il calendario.
Per me non fa differenza, ma se volete vi dico pure che era incensurato, e con regolare permesso di soggiorno.
Who are the terrorists?
Who are the heroes?
Pubblicato da michele alle 8:51 AM
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21 ottobre 2007
Uno che ci ha pensato
Leggo su Repubblica.it di un imprenditore di Ascoli che ha fatto un mese a 1000 euro, per vedere da vicino come vivono gli operai del suo pastificio. E ovviamente a fine mese, senza soldi e pieno di vergogna, ha dato a tutti 200 euro al mese di aumento.
Noto a margine che in posti dove la vita cosa ben più che ad Ascoli, un sacco di gente guadagna anche meno di 1000 euro.
E allora in questi tempi magnifici di responsabilità sociale di impresa, di multinazionali che fanno il bilancio sociale, di imprenditori che danno lezione di moralità pontificando contro l'evasione fiscale...
se ce ne fosse qualcuno di più, a fare quello che ha fatto il signor Enzo Rossi, credo che sarebbe molto meglio.
Pubblicato da michele alle 11:55 AM
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13 ottobre 2007
Il nobel ad Al Gore
Tra un paio di giorni, il Blog Action Day chiederà di dedicare un articolo ai temi della difesa dell'ambiente. Mi porto avanti, e lo faccio prima.
Voglio fare ad alta voce le riflessioni che mi sto facendo in testa dall'arrivo della notizia del premio Nobel per la Pace ad Al Gore (e al Comitato Onu IPCC - che ovviamente nessuno cita mai... ma è la fonte scientifica di tutto quello che Gore racconta).
Intanto il film di Gore, Una verità scomoda - se non l'avete visto, cercatelo e vedrete un ottimo documentario (con qualche credo inevitabile pecca...) - è un film da Oscar che riprende le conferenze che Gore ha fatto in giro per il mondo. Di questi tempi, un miliardario (che come tutti i miliardari, i soldi non li ha fatti certo vendendo le caramelle all'angolo...) che decide di metterci tempo e soldi suoi per fare propaganda alla più scomoda delle verità, ossia quella che dovremmo smetterla con automobili, condizionatori d'aria ecc ecc o siamo fottuti, già mi ispira interesse e curiosità.
Il fatto che il miliardario sia la (ex-?) possibile alternativa a Bush, non mi interessa più di tanto - ma forse le cose sarebbero andate un po' diversamente con lui... o no?
Quello che mi interessa sottolineare è che, nonostante le migliaia di persone che pagano ogni giorno (anche con la vita!) l'opposizione allo sfruttamento sconsiderato delle poche risorse rimaste a questo pianeta, è solo quando arriva un Al Gore col suo documentario sul cambiamento climatico, che poi queste cose diventano tema di discussione - non al bar, ma almeno in luoghi dove qualche testa si raduna e rimane accesa.
Non mi piace, è un ruolo che dovrebbe avere la "politica", i partiti se volete, il movimento se credete, ecc ecc.
Però è un dato di fatto. E allora assumiamo questa realpolitik, e andiamo avanti. Mille volte meglio Al Gore che spende i suoi miliardi (sporchi... come sempre) per questi temi, che -per dire- Lapo Elkann che li spende in cocaina e cazzi in culo.
Perchè se fosse sfuggito ai sempre-(ciecamente)-indignati che dovrebbero essere la mia parte, le guerre mondiali (sì, avete letto bene...) degli ultimi 15 anni sono state TUTTE guerre per il controllo delle risorse energetiche e ambientali.
E allora tra un petroliere che fa rapina a mano armata di pozzi petroliferi altrui inviando l'esercito del suo Paese, e uno che fa conferenze sul disastro che stiamo combinando e su come ci coprano gli occhi per non farcene rendere conto, ancora si può scegliere con facilità.
Quindi io scelgo, sono contento di questo Nobel e spero che serva a far aprire gli occhi ad un po' di gente, su quanto le sorti dell'ambiente siano compromesse e su quanto NON potremo far finta di niente a lungo, nonostante i giuliani ferrara e tutti gli altri portatori d'acqua di Bush & C - intanto le Dolomiti si sgretolano, i ghiacciai sono spariti, gli insetti e le piante stanno cambiando...
Però vorrei che aprisse gli occhi anche chi poi dovrebbe organizzare l'interesse risvegliato dal lavoro del Gore di turno, proporre comportamenti, istituire leggi, vietare assurdità e vigilare che i divieti reggano.
Però.
Però mi ricordo che gli scazzi tra la visione di sinistra "tradizionale" di mio padre sullo sviluppo e l'energia, e quella "alternativa" di suo fratello minore, erano il condimento standard di pranzi e cene di famiglia già venticinque anni fa.
Possibile che per 25 anni questa roba sia rimasta nelle sale da pranzo, negli scazzi tra giovani e adulti, nei rapporti degli studiosi, mentre tutti gli altri di cui parlavo sopra pensavano... a tenere insieme i cocci di un Novecento fordista che finiva allora e che ancora oggi abbiamo tra le palle (con le sue fabbriche, operai, sindacati e tutto il resto)?
Propongo il mio premio personale a tutta la gente che conosco, che ho frequentato, e che non è poca, che fin da quando ero bambino girava con le spille "Nucleare no grazie", beveva l'acqua del rubinetto, si spostava in bici, comprava macchine piccole e le usava poco, guardava con attenzione ai pannelli solari e all'autoproduzione energetica, praticava e pratica comportamenti sostenibili.
Non è facile, ma non è l'insopportabile retorica sinistrese che aspetta dal cielo la rivoluzione, e intanto non fa un cazzo. Per cui dopo aver visto il film di Gore e aver ringraziato la Norvegia per il Nobel, fate un giro sul web e datevi una mossa.
Ci sono un milione di cose che si possono fare ADESSO.
06 ottobre 2007
Gira il mondo gira...
Ho fatto dieci giorni in giro per l'Europa, cose di lavoro.
Ho visto il mio paesello col cannocchiale, da lontano - e il mondo tutto intorno.
Ho visto i politicanti italiani affannarsi per correr dietro all'ultima moda di chiacchiere-da-bar (in questo caso, diminuire i costi della politica più costosa del continente... e meno efficace) senza capire che non è una cosa che li riguardi in alcun modo - o meglio riguarda il metterli in condizioni di non nuocere, e questi ancora si affannano a pensare di poter essere per cinque minuti protagonisti di qualcosa.
In seconda fila c'è la rivolta civile della Birmania, la seconda in 10 anni circa (qualcuno se ne era accolto l'altra volta? io si...). Gente che a mani alzate va a farsi massacrare, e lo dico letteralmente, da una delle dittature militari più bastarde del pianeta. Senza più fermarsi.
Poi parte la repressione, come sempre - e si parla di fosse comuni, di camion che schiacciano i manifestanti, di morti a montagne... ma va tutto bene, non si possono pestare i piedi alla Cina e i dittatori birmani sono amici suoi, quindi aspettiamo che il fatto non sia più di moda, come diceva Gaber, e lasciamo perdere... e per salvarci la faccia magari scriviamo qualche documento di condanna alle Nazioni Unite.
Intanto ancora una volta assistiamo ad un massacro testimoniato e raccontato dalla Rete: è tutto scritto, catalogato... qualche link è qui accanto, il resto lo trovate, facilmente, su qualsiasi motore di ricerca.
Non si può far finta che non stia succedendo niente.
Pubblicato da michele alle 12:03 PM
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25 settembre 2007
Comunque vada sarà un successo
Hanno rapito due agenti del servizio segreto militare italiano da qualche parte nel deserto afghano.
La mossa già fa ridere, agenti segreti così segreti che vengono catturati da una guerriglia di pastori analfabeti... va beh, non infieriamo, del resto i Talebani ufficialmente sono già stati sconfitti da mo', ma sono sempre lì e da lì non si fanno spostare, evidentemente le cose non sono come ce le raccontano i nostri famosi giornalisti embedded -- o forse c'entrano i papaveri ( nel senso dei fiori...) che a partire da lì riforniscono di eroina mezzo mondo...
Nemmeno il tempo di mobilitarsi per il nostro famoso esercito (e pagare i soliti milioni di euri per il rilascio)... ed ecco che d'improvviso la nostra Itaglia mostra i muscoli e con marziale determinazione una azione militare di pieno successo libera i due ostaggi.
Si, va beh.
Però:
- l'azione è stata condotta dai reparti speciali inglesi, e i nostri dietro.
- i due ostaggi sono finiti male, entrambi feriti, uno con ferite gravissime alla testa.
- uno degli interpreti degli ostaggi è stato ammazzato - ma tanto era afghano.
Adesso io non voglio star qui a fare il tira-e-molla sul come mai l'Italia definisce "di successo" una azione che è andata così male, evidentemente è meglio una spia morta o in fin di vita che una spia in mano ai nemici -- e in fondo mi interessa poco il destino di uno che decide di andare a fare il soldato, lavoro che (ricordiamolo, serve sempre...) consiste nell'ammazzare gli altri o farsi ammazzare nel tentativo.
Mi chiedo solo come funziona tutto questo gioire: dice il ministro che i due erano in pericolo di vita. Dunque, ammazziamoli noi che almeno facciamo prima? Non ce n'è uno che si fa questa domanda (a parte i soliti rompicoglioni che nessuno calcola...) e son tutti lì a complimentarsi "come un sol uomo". Più impettiti del solito.
Complimenti, un vero successo.
Pubblicato da michele alle 9:49 AM
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19 settembre 2007
Cose successe.
E' finita Civil War di Marvel.
E' finita la mia pazienza per l'ascolto di radiopopolare, dove scatarrosi incapaci di leggere, tra toni inascoltabili ed errori di pronuncia pensano ancora di essere un'avanguardia.
E' finita l'estate.
E' finito il tempo di scherzare.
E' finita la mia voglia di stare a sentire quando professorini a culo stretto mi dicono quel che dovrei pensare per stare tra i buoni. E dato che tra i cattivi non ci voglio stare, starò per conto mio.
E' finita la gioia, e l'energia.
E' finita la voglia di contagiare, convincere, convertire.
E' finita, da tempo, la convinzione che le cose andranno meglio.
E' finito l'antifascismo - non per me, ma se ti guardi in giro capisci cosa intendo.
E' finita anche solo l'idea che questo paese possa rappresentare un percorso, una missione, una testimonianza di quello che è successo qui in tutto questo tempo e che ha fatto essere il mondo quel che è.
E' finito il gran premio di Monza, hai visto che roba.
E' finita l'idea di comunità, di stare insieme, di coltivare un pezzo di mondo.
E' finita la mia sopportazione - la tolleranza è esaurita dalla seconda superiore.
E' finita un'altra notte di stelle accanto al fuoco - finita come sempre.
E' finita anche la vergogna di dirla tutta.
Pubblicato da michele alle 9:09 PM
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27 luglio 2007
Visone
Giovanni Pesce 1918-2007, qui con sua moglie Nori.
Ciao Visone.
Quanta merda che hai dovuto sopportare, in questi anni.
Scusaci se puoi.
Adesso vado a rileggere Senza Tregua.
Pubblicato da michele alle 7:46 PM
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02 maggio 2007
puttanate e paranoie... e preti, come sempre
Dice che al concerto del primo maggio, uno dei conduttori ha detto delle cose gravi contro la chiesa. Addirittura, scomodano il terrorismo, la lotta armata, la violenza politica.
E cosa avrà detto? Di sparare al Papa, magari stavolta prendendo meglio la mira?
Tale Andrea Rivera ha fatto dal palco del primo maggio, dal palco rosso dei sindacati confederali italiani, due o tre battute magari fuori luogo, ma assolutamente lontane anni luce da quello che gli stanno attribuendo. Ha detto che il Papa non crede all'evoluzionismo - perchè la Chiesa non si è mai evoluta. Ha tutto questo torto, pensando alle posizioni che esprime ultimamente? Ha detto che non è bello aver rifiutato i funerali religiosi a Welby, quando invece li hanno fatti a Pinochet e a Francisco Franco. Perchè, non è vero che è andata così?
Anzi io mi continuo a ricordare di Papa "santo subito" Woytila, che con Pinochet ci ha fatto pure una bella comparsata benedicente dal balcone, in Cile, quando tutto il mondo ormai sapeva delle torture e delle mostruosità del suo regime.
Allora sai che c'è? Adesso basta. Avete rotto i coglioni.
Il presentatore ha detto delle puttanate, poteva risparmiarsele. I fieri dirigenti dei sindacati italiani hanno subito calato le braghe, e potevano risparmiarsi pure questo. Ma le paranoie della CEI, quelle proprio volevo risparmiarmele tutte.
Uno scrive sul muro "Bagnasco vergogna" e si scomodano i questori, i parlamentari, i ministri, a valutare se non sia il caso di fare un'inchiesta antiterrorismo e di dare la scorta al cardinale.
Se scrivevano "Bagnasco okkio al kranio" cosa succedeva, proclamavano la legge marziale?
I preti non stanno a guardare e sull'Osservatore romano fanno dichiarazioni che, lette da Repubblica.it, mi fan venire i brividi; uno in particolare merita:
Qualcuno vuole aprire una guerra strisciante, una nuova stagione della tensione, dalla quale trae ispirazione chi cerca motivi per tornare ad impugnare le armi, per rivitalizzare organizzazioni che hanno perso su tutti i fronti, primo fra tutti quello della storia. Anacronismi.
Stanno parlando di loro stessi?
Pubblicato da michele alle 4:52 PM
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01 maggio 2007
la signora Marina ha vinto
Genova 2001: subito ripartono i fantasmi.
Genova 2001, voci e storie incredibili da radio popolare, io a letto con due vertebre imbizzarrite a cercare di far di tutto per alzarmi e andare, soprattutto dopo le notizie, il black bloc ha assalito la prigione, ci sono scontri, i carabinieri hanno sparato, è morto un ragazzo.
Genova 2001 è una montagna di immagini, filmati, siti web e testimonianze, di una cosa che secondo qualcuno non è neanche mai successa. Tra le tante, la copertina del numero speciale di Diario: una signora versa un po' d'acqua in testa ad un ragazzo che è una maschera di sangue, appoggiato ad un palo.
Quella signora si chiama Marina Spaccini; era a Genova con la Rete Lilliput, tante piccole associazioni, tante persone, anche molti amici miei. Erano quelli con le mani in alto, dipinte di bianco, a dire di un modo nuovo di intendere lo scontro tra maniere di vedere il mondo.
La Rete Lilliput a Genova nel 2001 è stata travolta da una carica dei reparti speciali dei carabinieri. Dice che inseguivano il Black bloc, hanno trovato i pacifisti con le mani in alto ed evidentemente devono essersi confusi, e giù mazzate a tutto quel che si muoveva.
Compreso il ragazzo con la maschera di sangue. Compresa, poi, anche Marina Spaccini, presa a manganellate in testa.
La signora Spaccini ha poco meno di sessant'anni, fa la pediatra. Assalita da un uomo e una donna in divisa, lei che pensava che le divise fossero al servizio suo e del suo Paese, come le aveva insegnato suo padre, partigiano e poi sindaco del suo comune... La signora Spaccini si domanda come sia stato possibile essere assaliti con tanta violenza, e senza motivi. Da una donna, poi.
Se lo domanda ad alta voce, e lo domanda allo Stato. Sporge denuncia.
Dopo sei anni, la signora Spaccini vince la sua causa. Dei centomila euro di risarcimento richiesti, gliene danno 5000. Ma non fa niente, lei ha sempre detto che bastava anche solo un centesimo, l'avrebbe dato in beneficenza: l'importante era avere giustizia. Solo che non si è capito chi fossero quell'uomo e quella donna in divisa che l'hanno assalita. Due carabinieri, due fra i tanti che inseguivano il Black bloc, hanno trovato i pacifisti con le mani alzate e devono aver fatto confusione.
Quindi il tribunale ha condannato il Ministero dell'Interno, responsabile ultimo della gestione dell'ordine pubblico. Da un lato, va bene: giustizia alla signora Spaccini. Dall'altro mica tanto: non c'era un ministro, a manganellare; non c'erano funzionari, dirigenti eccetera. Magari quelli avranno ordinato, o più facilmente lasciato fare. Però quelli che hanno fatto, che hanno manganellato in testa la signora Spaccini, hanno dei nomi e dei cognomi.
Sarebbe bello vedere loro condannati, a pagare o a finire dentro. Per una volta, facciamo pagare i colpevoli: sarebbe istruttivo, e anche rispettoso nei confronti di tutta quella gente, al Ministero dell'Interno o tra gli uomini in divisa, che di spaccare teste a chi non c'entra niente non si sognerebbe mai.
Pubblicato da michele alle 8:28 PM
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25 aprile 2007
20 aprile 2007
Ma che bella street art che ho trovato...
Forse avrete visto in giro anche voi gli adesivi arancioni di 'K: - molto semplici, riportano definizioni da vocabolario di parole a volte strane, a volte consuete, che appese in giro si riprendono tutto il potere di dire delle cose.
Volevo solo dire che a me piacciono tantissimo, che è arte vera e bella perchè è un dono ed un rischio, che questa è street art per davvero (mentre sull'omonima mostra della joint venture Atomo - Sgarbi qualche perplessità ce l'ho...) e che sono molto fiero e felice che stia per le strade delle parti mie.
Brav@ 'K: chiunque tu sia.
Il catalogo di 'K: sta su Artinocive.
Pubblicato da michele alle 11:04 AM
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04 aprile 2007
Non si può sempre perdere!
...e infatti stavolta abbiamo vinto!
La notizia è fresca fresca: l'Associazione per il Software Libero, che rappresenta in Italia la Free Software Foundation del signor "progetto GNU" Stallman (la mente vulcanica dietro 3/4 del software che compone Linux, per dirne una...) ha vinto un clamoroso ricorso contro lo stato italiano.
Il ricorso era stato presentato contro un bando di gara per la fornitura di software MICROSOFT per le pubbliche amministrazioni, per un costo totale di circa QUATTRO MILIONI E MEZZO di euro!!! Ovviamente e giustamente, questo va contro tutti i criteri di mercato libero e antitrust, oltre che a quelli di economicità e di libertà in senso più lato (ma su questo, si sa che lo stato italiano è specializzato in sordità...).
Con la vittoria del ricorso, il bando è stato ritirato ed ora bisognerà valutare anche le alternative al software micro$oft, come ovviamente Linux, ma anche semplicemente, restando su macchine (ahimè...) già window$, i pacchetti di OpenOffice ecc.
EVVIVA!
Eccovi il testo integrale del comunicato.
Pubblicato da michele alle 9:51 AM
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26 marzo 2007
L'inferno esiste solo per chi ne ha paura
Troppo forte, il richiamo della fantastica canzone di De Andrè sul suicidio di Tenco, per non utilizzarla come titolo di questo post.
La notizia l'avrete sentita, il papa Benedetto XVI ribadisce che l'inferno esiste ed è eterno.
Come dire, occhio che se non fate come dico io sono guai seri.
Il catechismo cattolico, alla voce "inferno" ha un testo scritto proprio da Ratzinger, quindi siamo in piena continuità con la dottrina: chi sceglie deliberatamente di morire nel peccato rifiutando l'offerta della salvezza, sostanzialmente è fottuto e la paga per sempre.
E' conveniente, il cattolicesimo: è un offerta vantaggiosa.
Io li amo questi nuovi preti (oddio, proprio nuovi in effetti non sono...) - li amo perchè fanno tutto da soli e non serve nemmeno dirgli niente; stanno spargendo a piene mani paura, pregiudizio, intolleranza... tutta roba che rinsalderà la fedeltà di pochi invasati e allontanerà ancora di più, e poi definitivamente, la maggior parte delle persone.
Bravi, continuate così... !
Pubblicato da michele alle 2:44 PM
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08 marzo 2007
Aridatece gli anni 50
Mario Riva e il Musichiere
Mario Scelba e le galere..
sono due versi di una filastrocca (non so perchè non sia mai diventata canzone) scritta da Michele Serra quando ancora si poteva leggerlo.
Sono una bella immagine degli anni 50.
Da un lato mamma RAI, democristiana senza (ancora) dover fingere di non esserlo, con il suo bianco e nero manicheo, con i buoni sentimenti formato famiglia (ovviamente!) e le care canzonette di una volta, con la mano sul cuore.
Dall'altro, i primi reparti Celere della polizia, manganelli sugli scioperanti, morti di Reggio Emilia, cortei smisurati di operai rossi con in prima fila i comandanti partigiani che continuavano la militanza nel sindacato...
Non questa melassa di merda che abbiamo oggi: alla tv c'è ancora Mario Riva remixato in tutte le forme possibili e immaginabili (pensa, pover uomo, se sapesse di esser diventato sia Costanzo che Amadeus...), dovunque imperversa il controllo globale, i manganelli sono un articolo da collezione...
e allora cos'è che manca?
Manca la gente con le palle per dirti in faccia: adesso basta, fa schifo.
Manca l'indignazione, l'indisponibilità ad ingoiare ancora.
Manca la civile inclinazione a dire: adesso basta, avete rotto i coglioni.
I preti adesso organizzano manifestazioni.
E' peggio, degli anni 50.
Lo dicono dal pulpito, lo scrivono sui loro giornali, trovano sempre qualche omiciattolo disposto ad amplificare e ripetere le loro stronzate...
(non importa poi, se gli omiciattoli in questione si sono fatti eleggere in parlamento, magari anche con voti di elettori laici, che tutto questo potere di parola sulla cosa pubblica ai preti non lo volevano proprio dare...)
Organizzano, i preti, manifestazioni sulla famiglia.
Perchè si sa che sono fissati, i preti, col sesso e i suoi dintorni.
Ma mica era roba non-per-loro?
Organizzano manifestazioni contro i gay.
Perchè si sa, eccome se si sa, che sono fissati con l'omosessualità, i preti.
(del resto uno in qualche modo...)
Le riviste d'opinione lasciano perdere per un attimo le tette e i culi in copertina, per fare servizi di approfondimento sul cilicio - ovviamente, in versione hi-tech, tipo Codice da Vinci - mentre il parroco del mio Paese si sente in diritto di blaterare sui giornali riguardo ai peccati contro-natura, anticipando addirittura un tot di vescovi e cardinali. Sui muri della più vicina città, un signor nessuno apre la sua campagna elettorale per i fascisti-ripuliti con un manifesto che dice bello chiaro, "DIO, Patria e Famiglia" e poi sotto, ma più in piccolo, "solidarietà, uguaglianza sociale".
Così siamo messi.
Aridatece gli anni 50.
Ma non eravate morti tutti?
Ma quand'è che morite davvero, e mi lasciate in pace una volta per tutte?
Pubblicato da michele alle 11:10 PM
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21 febbraio 2007
Siete la merda.
Non è che ci sia tanto da girarci in giro.
Siete la merda, stop.
E non solo perchè cade il governo per un gioco al bilancino tra due più-comunisti-degli-altri e due senatori-a-morte; ma per tutto il prima.
Per tutti sti mesi buttati a parlare dei Pacs.
Per una enormità come il raddoppio di una base militare USA nel Paese che ha avuto le più grandi manifestazioni contro la guerra in tutta Europa, fatta passare così come se fosse l'asfaltatura di cento metri di strada.
Per i "teo-con", che già mi fa cagare il nome, poi se penso ai contenuti mi viene il mal di pancia proprio... integralisti cattolici di vecchissimo stampo, imbarcati per fare numero - e chi ce li ha messi?
Per il ricatto schifoso di quelli che dicono, comunque o così oppure vi pigliate Berlusconi.
E' caduto il vostro governo e vi meritereste davvero di andare a casa, ma poi di non tornare più, con le manifestazioni fuori dalle sezioni se vi azzardate a ricandidarvi, e i lanci di monetine ogni volta che mettete fuori la testa da un hotel.
Però io non mi merito tutta sta merda.
Io non mi merito Berlusconi.
Io non mi merito Ruini.
Ve lo volete cacciare in quella vostra testa di cazzo?
Pubblicato da michele alle 10:01 PM
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14 febbraio 2007
Le BR? Ma come state...?!
Qua non c'è teoria del complotto o servizi deviati, questi nuovi (?) BR sono sicuramente e davvero dei personaggi convinti di fare la rivoluzione comunista con il supporto delle masse rivoluzionarie in armi di cui loro sarebbero l'avanguardia. Ci metto la mano sul fuoco.
Capito come stanno messi?
Non mi sorprende nemmeno che qualcuno stia dimostrando solidarietà agli arrestati: la lottadurasenzapaura più è fanatica e più fa proselitismo tra gli sfigati che non sapendo guardare avanti, guardano indietro e fanno il verso al passato -- per di più un passato nato morto e abbondantemente sconfitto sotto tutti i punti di vista, compreso quello militare.. che conterà pure qualcosa per una organizzazione combattente, o no?
Se poi sono così tanto marxisti, dovrebbero saperlo che la storia si propone la prima volta come tragedia e poi ritorna solo come farsa.... seh, va bè.
Purtroppo, amici miei, qui si tratta di ignoranti e feticisti-della-rivoluzione rimasti indietro di trent'anni... solo che a fare i feticisti con le pistole nell'orto si rischia di farsi male (e fin lì...) e di far male pure agli altri -- e io sinceramente un'altra dose di repressione generalizzata per colpa di questi quattro coglioni non la voglio proprio, grazie.
Organizzare una struttura combattente rivoluzionaria in una situazione in cui la società, i movimenti, le soggettività, tutto va completamente da un'altra parte, vuol dire non aver capito totalmente un cazzo, finire solamente ad ammazzare dei poveri cristi totalmente ininfluenti (come il carabiniere o il consulente ministeriale di turno) autoassolvendosi e auto-premiandosi in nome della propria cieca presa di posizione... e perciò avere un'arroganza e una supponenza infinita, addirittura maggiore di quella delle BR originali che vollero fare l' "avanguardia rivoluzionaria" di un movimento che andava da tutt'altra parte, e finirono a fare le mosche cocchiere, a schiacciare e ridurre ogni complessità in uno scontro (armato) tra indiani e cowboy a consegnare in questo modo tutto e tutti in mano alla repressione che non vedeva l'ora.
Una volta è bastata, no?
Pubblicato da michele alle 11:48 AM
01 febbraio 2007
Daje Ruini, vai così!!
E alla fine, mi tocca parlare dei Pacs.
Intanto, vi dico che vivo felice in una coppia di fatto eterosessuale da molti anni, che la voglia e l'interesse a sposarmi non ce li ho mai avuti e la mia compagna neppure, e che il timbro di un qualche pubblico ufficiale non solo non significa niente per me, ma ai miei occhi è l'ennesima dimostrazione della volontà di ingerenza e controllo totale di un potere inutile nella vita normale delle persone. Tanto per essere chiari.
Poi è vero che ci potrebbero essere situazioni in cui l'arretratezza borbonica di questo paese mi metterebbe in difficoltà senza quel timbro - meno di quel che si pensi, in realtà - ma insomma non mi preoccupo tanto e non me ne frega molto.
Qui è ovvio che il problema è la legalizzazione dei matrimoni omosessuali, e il resto è solo un effetto collaterale.
Ora io avrei un po' di cose da dire su come il movimento omosessuale stia puntando su questa faccenda dei Pacs, sul loro lavoro di lobbying e le loro prove tecniche condotte nei mesi e negli anni scorsi per prender la misura delle loro effettive capacità di pesare pubblicamente... ma lascio perdere, dico solo che in alcuni casi non mi sono piaciuti per niente.
Dico più ad alta voce, invece, che non mi sembra affatto che la legalizzazione dei matrimoni gay, sebbene per loro - giustamente - di fondamentale importanza, debba diventare il problema numero 1 di questo paese. A me così, di getto, ne vengono in mente alcuni altri, tipo: due generazioni almeno senza supporto pensionistico e diritti veri sul lavoro, una rete di servizi (trasporti pubblici, scuola, energia, acqua ecc.) completamente allo sfascio, un digital divide clamoroso che ci lascia sempre più lontani dalle vere frontiere dello sviluppo, un sistema dei media vergognosamente ancora in mano ai soliti padroni delle ferriere, e via così, potrei continuare.
Invece no, dice che bisogna prima di tutto (?) fare i pacs.
E va bene, per carità, facciamoli. Cosa ci vuole? Venti minuti, si alza la manina e sono approvati.
Così poi si potrebbe provare a governare questo paese, a risolvere i problemi veri e tutto il resto.
Ma qui, colpo di scena: appare la chiesa cattolica.
Nella figura china e nera di monsignor (?) Ruini capo dei vescovi italiani.
Che al presidente della Repubblica Italiana, sorridente, che gli tende una mano dicendo "questi pacs bisogna farli ascoltando anche la chiesa", risponde: neanche per idea, i pacs non bisogna farli e basta.
PERFETTO!!!
Io spero che Ruini e i suoi continuino così a lungo.
Che i giornali cattolici e i bollettini parrocchiali si riempiano di editoriali lividi pieni di pericoli per l'umanità e di fine del mondo in arrivo, che dal pulpito i preti continuino a infilare il naso nelle mutande dei fedeli e ad occuparsi permanentemente dell'unica cosa che in teoria dovrebbero non considerare, ossia il sesso e i rapporti sessuali.
Andate avanti così!
Ditelo in diretta tv al tg1 delle otto di sera, che chi fa sesso fuori dal matrimonio religioso va all'inferno, insieme a chi usa i preservativi o la pillola anticoncezionale!
Gridàtelo in faccia alle donne, che le interruzioni di gravidanza e le fecondazioni assistite sono sovvertimento della creazione divina!
Ma di più, urlate a squarciagola addosso a tutti i cattolici italiani che non esiste la doppia morale che il 90% di loro pratica : il dettato della chiesa non è interpretabile. E' solo applicabile.
Se siete cattolici, niente preservativo, niente pillola, niente coppie di fatto, niente fecondazione assistita, niente divorzio, ubbidite e basta!
NON ESISTE la interpretazione del fedele, nel cattolicesimo!
Hanno fatto uno scisma su questa cosa, i protestanti. E la chiesa cattolica ha risposto con la solita ondata di morte, arrostimenti in piazza e per finire con il tocco scenico del concilio di Trento e della controriforma. Ci ha messo un impegno forsennato.
Per questo ancora oggi i vescovi italiani e il loro capo Ruini ci tengono tanto. E fanno bene, è la radice del loro potere: sono loro, quelli che hanno la possibilità di interpretare.
I fedeli cattolici devono ubbidire, e stop.
Per cui vai così Ruini! Continua, dilla tutta la lista di divieti e obblighi che hai lì nel cassetto! Grida le tue maledizioni e scomuniche, non tenertele dentro, sono tutte autorizzate!!!
Così almeno gli ultimi quattro ignoranti che ancora ti stanno a sentire si romperanno i coglioni, pure loro, finalmente, e la facciamo finita con la chiesa cattolica.
Hasta la vista, baby.
Pubblicato da michele alle 9:32 AM
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29 gennaio 2007
Svista in arrivo
Oggi in anteprima mondiale il nuovo bidone di micro$oft: window/svista.
Naturalmente questa immagine non c'entra niente, mica c'è su s/vista una cosa così. E quando ci sarà, sarà copiata da questa. Come al solito.
Quello che vedete è il "cubo" di Compiz, un gestore grafico 3d della "scrivania" disponibile (insieme a numerosi altri) per i vari sistemi di "organizzazione grafica" del desktop tra cui può optare un utente delle varie distribuzioni Linux.
Leggete bene: vari gestori grafici, per diversi sistemi di organizzazione grafica del desktop, per varie distribuzioni di Linux.
O meglio GNU/Linux, dato che linux è solo un piccolo pezzetto aggiunto da Linus Torvalds, ad un sistema creato dai programmatori comunitari del progetto gnu.
Naturalmente è tutto gratis, ma non è questo il bello; il bello, come dicono nel giro, è che qui FREE deve intendersi più come FREEDOM, che come FREE-BEER.
La libertà... nel 2007 passa sicuramente per la possibilità di mettere nel mio computer quel che voglio io, e non qualcun altro; di poter scegliere tra una molteplicità incredibile di diverse soluzioni quella che fa meglio al caso mio, e non quella più comoda per gli ingegneri software di qualche azienda stramiliardaria; di poter continuare ad usare un computer per un numero di anni ragionevole, senza dover buttare tutto l'hardware (per non parlare del software...) ogni due o tre anni quando piove dal cielo una nuova release di Sua Maestà il sistema operativo globale.
Andatevi a leggere i requisiti hardware minimi per far funzionare s/vista (e poi come al solito moltiplicateli per due per farlo funzionare almeno decentemente...) : quanto vi fa in euro?
Ecco, appunto. E s/vista da solo costa altri 100/200 euro, secondo la licenza che vi danno. Poi dovete aggiungere l'antivirus, perchè come ogni sistema micro$oft è un colabrodo e senza siete fottuti. Poi ci vuole Office, e sono almeno altri 600 euro per programmi da ufficio che nascondono al loro interno simulatori della superficie lunare, flippers, lodi musicali ai loro autori, rendendoli degli elefanti inefficienti e non-standard nei formati dei documenti che generano - l'unico standard qui è quello del monopolio, vi ricorda qualcuno?
Io da diversi anni sono un felice utente di gnu/linux, ultimamente uso la distribuzione Ubuntu che è una delle più orientate alla semplicità e alla "comodità" dell'utente finale, e il mio Linux con il desktop Gnome e il cubo 3d di Compiz fa voltare quelli seduti di fianco al mio portatile ogni volta che parte uno dei suoi effetti grafici.
Senza spendere un soldo, tutto aperto, modificabile, espandibile, imparabile, replicabile:
LIBERO, senza farmi utilizzare da un ennesima corporation multimiliardaria.
Sicuramente vicino a voi c'è almeno un LUG, Linux User Group - con qualcuno che ha voglia di farvi vedere come funziona, come si può installare lasciando sul computer tutto quello che c'era prima (window$ compreso, se proprio ci tenete...) e quanto funziona meglio.
Virus? Provateci voi, a scrivere un virus per GNU/Linux.
Ha dei sistemi di sicurezza che vi mozzano via le mani appena vi avvicinate.
Software? Sul cd che potete scaricare o duplicare gratuitamente (e legalmente!) dai siti che distribuiscono linux, c'è tutto quel che vi serve e anche un bel po' di più, pronto da installare.
Un sistema linux completo (completo vuol dire con Office, con i programmi di posta, di navigazione, di grafica e fotoritocco, di montaggio videoecc. ecc.) si installa in un paio di Gigabyte del vostro hard disk (ripeto, con TUTTI i software che vi possono servire)... s/vista invece due Gigabyte li vuole di RAM, per funzionare bene... auguri.
Insomma non restano tante scuse.
O vi fate di nuovo ordinare cosa mettere e non mettere nel computer (e a questo punto, anche quale computer avere...), oppure è il momento per farsi tentare. Micro$oft ha fatto una s/vista, sottovalutando Gnu/Linux per tutto questo tempo. E' ora che la paghi.
Pubblicato da michele alle 9:27 PM
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26 gennaio 2007
Le bottiglie di Genova
"Che fine hanno fatto le bottiglie di Genova?"
Non sono impazzito, semplicemente c'è una notizia che si è affacciata appena ai media (l'avete colta?) e poi è scomparsa. Il fatto è che si tratta di una di quelle cose che a me fanno venire il giramento di palle istantaneo....
Processo per l'irruzione alla scuola Diaz durante i giorni del G8 2001 a Genova.
Carabinieri che fanno irruzione al Media center del movimento, e spaccano tutto e tutti quelli che ci sono dentro. Teste, denti, braccia, computer... tutto spaccato a bastonate e manganellate, hard disk fatti sparire (alla ricerca di prove che potevano incastrarli per l'omicidio di Carlo Giuliani?) eccetera ecceter - e per giustificare tutto: ecco qua, un bel carico di molotov a dimostrare che l'irruzione era giustamente motivata da questioni di ordine pubblico.
Il fatto è che queste molotov se le erano portate dietro i Carabinieri, appositamente per poi tirarle fuori e gridare al ritrovamento. Ci sono le prove, anche stavolta qualcuno li ha fregati.
A me basta già questo, per scuotere la testa indignato, per aumentare ancora (se fosse possibile) lo sdegno per come i dipendenti pubblici di questo Paese fanno il loro lavoro in nome e per conto dei cittadini, e tutto il resto che immaginate.
Però questo è solo l'inizio.
Al processo su questi fatti, in cui sono imputati anche ufficiali che nel frattempo hanno fatto carriera (?) si arriva al dunque, a parlare delle molotov. Ok, la corte chiede, vediamole queste false molotov requisite come prova. Va bene, andiamo a prenderle.
Non si trovano più.
MA ANCORA?!?
Ma possibile, che nel 2007 succedano ancora queste cose da repubblica delle banane, in Italia?
Possibile che dopo un fatto così (ILGIORNO dopo) non salti su il ministro della giustizia e anche quello della difesa, a chiedere le dimissioni di chi doveva vigilare, archiviare, conservare, e invece guarda tu che caso, si è perso proprio le prove contro i Carabinieri?
Niente, tutto normale.
E poi la notizia sparisce.
E poi il processo continua.
E poi gli ufficiali fanno carriera.
Per quanto devo continuare, a scuotere la testa?
Pubblicato da michele alle 8:03 PM
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17 gennaio 2007
Questioni di base
Il fatto è che Prodi ha detto di sì, dalla mattina alla sera, all'ampliamento della base militare USA di Ederle / Vicenza.
Il fatto è che non si tratta di una base NATO, ma proprio di una base USA.
Il fatto è che si tratta di una base di quell'esercito che ha inventato la guerra preventiva, che imprigiona i prigionieri di guerra in posti come Guantanamo (ne abbiamo appena parlato) senza alcuna garanzia di diritti umani; che spedisce decine di agenti segreti a Milano a rapire l'imam della moschea e a deportarlo in Egitto, torturarlo e tentare di estorcergli confessioni sulla sua attività sovversiva; che spara a Calipari mentre riporta a casa Giuliana Sgrena, eccetera eccetera. Il fatto che si tratti anche del Paese che vuole incarnare la migliore realizzazione della democrazia occidentale sul pianeta, è anche peggio secondo me.
Allora ci sono un po' di modi per uscirne.
C'è quello ideologico, semplice e diretto.
Una base militare americana non è una questione urbanistica, come dice Prodi.
E' una questione pesantemente politica, come dicono i cittadini di Vicenza che sono già scesi in piazza appena arrivata la notizia.
E ci sono tutti i motivi politici elencati sopra, e un po' di altri, per dirgli guardate, no grazie, lasciamo pedere - la base è già abbastanza grande così, di ampliarla non se ne parla proprio.
Almeno prima facciamo un referendum tra i vicentini, come ha detto il viceministro degli esteri Bobo Craxi ieri mattina, e vediamo cosa ne pensano.
Poi c'è la versione "real politik", ossia:
non si può dire di no agli USA, dopo avergli ritirato le nostre truppe dall'Iraq sotto il naso, avergli detto in faccia che l'intervento in Somalia è stato una cazzata, ecc ecc. - ok, facciamo che davvero non si possa. Allora giochiamocela, come fanno tutti:
vi diamo il permesso di ampliare la base, se ci estradate i militari USA colpevoli della strage del Cermis.
Se ci estradate i vostri agenti segreti che sono entrati in Italia per rapire illegalmente Abu Omar e portarselo illegalmente in Egitto dove l'hanno torturato e detenuto illegalmente.
Se ci dite cosa è successo davvero quando avete sparato all'auto di Nicola Calipari e Giuliana Sgrena.
Eccetera, eccetera eccetera.
E invece no.
Giù i calzoni, giù le mutande, e in ginocchio.
Penso che peggio di così non poteva andare.
Abbiamo fatto tanto, per non essere solo una porta-aerei americana nel mediterraneo.
Peggio di così non poteva proprio andare.
Pubblicato da michele alle 9:38 AM
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12 gennaio 2007
L'Erba del vicino
In macchina, da qua saranno venti minuti di strada.
Erba.
Nonna, mamma e bambino ammazzati come i cani.
E per sovrapprezzo pure una vicina.
Come, il padre è tunisino? Uscito di galera per l'indulto?
Naaaa, dai è troppo facile...
Tutti, l'hanno fatto, il titolone sparato: "immigrato uccide..." --
Ma ovviamente non è stato lui.
Sono stati i vicini, a sterminarli a sprangate e coltellate.
Perchè?
Perchè quelli lì facevano troppo rumore.
Perchè avevano litigato e quella era andata dal giudice che adesso voleva cinquemila euro di danni.
Perchè quella aveva fatto un figlio con un immigrato, per di più musulmano.
Perchè non aveva rispetto della MIA pubblica quiete.
Ogni volta che scrivo e dico che la vita fa rumore, e la morte di questi paesi non lo può sopportare, io so di stare scrivendo la verità. E gli altri mi dicono che esagero.
Ditemelo ancora, adesso.
Pubblicato da michele alle 11:22 AM
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11 gennaio 2007
La strada per Guantanamo
Oggi sulla strada per Guantanamo c'è un corteo.
C'è la signora Cindy Sheehnan, a cui è morto il figlio in guerra, in Iraq. Non riesco a non pensare, che poteva non andarci.
C'è anche la signora Zohra Zewawi, che ha il figlio prigioniero dentro alla base, dove con tutta probabilità l'hanno spedito i compagni del figlio della signora Sheehnan.
Poi c'è Asif.
Asif io non lo conoscevo, fino alla settimana scorsa. Poi sono entrato in un Blockbuster, e ho noleggiato il dvd di un film che non mi è riuscito di vedere al cinema, "the road to Guantanamo".
Quello che vedete è il suo manifesto per gli USA.
Ma negli USA non l'hanno mai visto, questo manifesto, perchè è stato censurato. Dicono le autorità USA che questa immagine è inappropriata, potrebbe urtare i minori che la vedono, perchè induce a pensare alla tortura. Perciò il manifesto è stato cambiato in un primo piano sulle mani ammanettate.
Il fatto è che le mani sono quelle di Asif, è lui quello ammanettato, lui è stato torturato.
Asif è un inglese di origine pakistana. Sta a Tipton. Nel 2001 gli combinano un matrimonio, come avete visto fare in East is East, anche se siamo trent'anni dopo. Raggiunge il padre in Pakistan, la sposa va bene, ok: chiama dall'Inghilterra gli amici Ruhel, Shafiq e Monir per le nozze, e loro lo vanno a trovare.
Prima della cerimonia visitano il Pakistan, e arrivano al confine con l'Afghanistan proprio mentre si alzano i venti di guerra. Sentono accorati appelli ad aiutare gli afghani, forse sono sprovveduti, forse vogliono fare un'avventura prima del matrimonio, forse sono troppo idealisti... passano il confine e cominciano a girare l'Afghanistan mentre l'Alleanza del Nord avanza coperta dai bombardamenti americani (e il mullah Omar scappa in moto). Provano a ritornare indietro, non li lasciano, si ritrovano nell'occhio del ciclone: Monir scompare per sempre durante un bombardamento, gli altri tre vengono arrestati, minacciati di morte, sbattuti in prigione e poi deportati a Guantanamo.
Asif e i suoi amici a Guantanamo ci restano due anni, a subire celle di isolamento, torture psicologiche, privazioni, insulti, botte, interrogatori condotti da finti militari inglesi e veri agenti segreti inglesi, con nessuna intenzione di aiutarli ma con una voglia matta di giocare agli indiani e cowboys. Arrivano agenti della CIA con falsi filmati, false foto, false dichiarazioni - ad ogni frase detta dai prigionieri corrisponde una falsa prova, ma per fortuna i militari non ce la fanno neanche quando hanno tutto pronto, e cadono su alcuni dettagli fondamentali: in quella foto lì uno dei ragazzi ha una tuta adidas, ma lui ha dichiarato di avere solo pantaloni della tuta adidas; dall'altra parte l'altro è in un campo di addestramento di al-qaeda in Pakistan, mentre era sotto custodia legale della polizia inglese a Tipton... gli intelligentoni made in USA si sono dimenticati di controllare, troppo sicuri di sè come sempre, e da qui pian piano con una lunghissima guerra di posizione si arriva finalmente al rilascio dei tre.
Anni dopo Asif è lì fuori, oggi, e in mezzo mondo ci sono dimostrazioni contro la mostruosità della prigione di Guantanamo.
Contro lo scandalo del Paese che vuole insegnare la democrazia al mondo, e per farlo usa la tortura, la prigione senza processo, il disprezzo della convenzione di Ginevra sui prigionieri, la mostruosità giuridica che chiama "guerra preventiva".
Io oggi sono a letto con la febbre, ma quando ho visto il nome di Asif tra i dimostranti a Guantanamo, su una news della BBC, ho fatto un salto. Cosa avrà pensato, a ritrovarsi lì fuori?
Quanta forza ci vuole a ritornarci? Quanta ce ne vuole per uscirne fuori tutto intero, mente e corpo?
Chi vuole la pace, faccia la pace.
Chi vuole la democrazia, pratichi la democrazia.
La prigione sulla strada di Guantanamo non deve esistere.
Pubblicato da michele alle 3:10 PM
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USA for Africa (?)
Questo blog ha un destino strano, nasce con un verso di canzone per titolo e continua a parlare per canzoni, a rigirare frasi che nemmeno ricordavo più di aver sentito...
We are the world, cantavano le superstar americane delle canzoni venti anni fa, e coi soldi che tiravano su, finanziavano (?) interventi contro la tremenda carestia che colpiva per l'ennesima volta il Corno d'Africa: Etiopia, Somalia, Eritrea... ci hanno organizzato pure il LiveAid, su quella carestia, e già allora a me suonava male questo fatto che noi siamo il mondo - e loro?
Non mi sorpresi, quando si scoprì che tonnellate degli aiuti alimentari e medici raccolti fossero finite chissà dove, o rivendute, o lasciate a marcire. Strano più che altro, che nessuno se ne ricordò in tempi di Missioni Arcobaleno successive.
We are the world, lo vorrebbe dire ancora - forse lo vorrebbe pure cantare a squarciagola come Frank Sinatra, in prime time, il presidentissimo George Bush, mentre manda i suoi super bombardieri a sganciare bombe proprio lì, in Somalia: il mondo siamo noi, tutto il resto non conta niente - men che meno, qualche decina di disgraziati che una volta di più hanno commesso il grave errore di trovarsi sulla traiettoria di caduta delle sue bombe intelligenti.
Ma la perla qual è?
La perla è che il solito governo fantoccio "riportato al legittimo potere" dall'intervento etiope, si sbraccia subito a dire che "è pieno diritto degli USA colpire i sospetti di terrorismo".
Io non vorrei dire niente. L'ho già scritto.
Vorrei parlare di musica, di free software, di graphic novels... cose che danno un po' più il senso di cosa possa fare l'homo sapiens se si impegna. Ma come fai a stare zitto davanti a cose così?
Questi puntano il dito, gridano "Al Qaeda"... e partono le bombe! Ma ti sembra!?
Risultato finale?
Un altro po' di morti, un altro po' di motivi dati ai disgraziati del mondo per odiare gli USA, un altro bell'aiuto ai terroristi (quelli veri!) a reclutare gente... USA for Africa?