25 settembre 2007

Comunque vada sarà un successo

Hanno rapito due agenti del servizio segreto militare italiano da qualche parte nel deserto afghano.

La mossa già fa ridere, agenti segreti così segreti che vengono catturati da una guerriglia di pastori analfabeti... va beh, non infieriamo, del resto i Talebani ufficialmente sono già stati sconfitti da mo', ma sono sempre lì e da lì non si fanno spostare, evidentemente le cose non sono come ce le raccontano i nostri famosi giornalisti embedded -- o forse c'entrano i papaveri ( nel senso dei fiori...) che a partire da lì riforniscono di eroina mezzo mondo...

Nemmeno il tempo di mobilitarsi per il nostro famoso esercito (e pagare i soliti milioni di euri per il rilascio)... ed ecco che d'improvviso la nostra Itaglia mostra i muscoli e con marziale determinazione una azione militare di pieno successo libera i due ostaggi.

Si, va beh.
Però:

- l'azione è stata condotta dai reparti speciali inglesi, e i nostri dietro.
- i due ostaggi sono finiti male, entrambi feriti, uno con ferite gravissime alla testa.
- uno degli interpreti degli ostaggi è stato ammazzato - ma tanto era afghano.

Adesso io non voglio star qui a fare il tira-e-molla sul come mai l'Italia definisce "di successo" una azione che è andata così male, evidentemente è meglio una spia morta o in fin di vita che una spia in mano ai nemici -- e in fondo mi interessa poco il destino di uno che decide di andare a fare il soldato, lavoro che (ricordiamolo, serve sempre...) consiste nell'ammazzare gli altri o farsi ammazzare nel tentativo.

Mi chiedo solo come funziona tutto questo gioire: dice il ministro che i due erano in pericolo di vita. Dunque, ammazziamoli noi che almeno facciamo prima? Non ce n'è uno che si fa questa domanda (a parte i soliti rompicoglioni che nessuno calcola...) e son tutti lì a complimentarsi "come un sol uomo". Più impettiti del solito.

Complimenti, un vero successo.

1 commento:

Gilesteta ha detto...

non agenti segreti, ma funzionari!!!
mezze maniche e cravatta nel deserto :)