17 gennaio 2007

Questioni di base

Il fatto è che Prodi ha detto di sì, dalla mattina alla sera, all'ampliamento della base militare USA di Ederle / Vicenza.

Il fatto è che non si tratta di una base NATO, ma proprio di una base USA.

Il fatto è che si tratta di una base di quell'esercito che ha inventato la guerra preventiva, che imprigiona i prigionieri di guerra in posti come Guantanamo (ne abbiamo appena parlato) senza alcuna garanzia di diritti umani; che spedisce decine di agenti segreti a Milano a rapire l'imam della moschea e a deportarlo in Egitto, torturarlo e tentare di estorcergli confessioni sulla sua attività sovversiva; che spara a Calipari mentre riporta a casa Giuliana Sgrena, eccetera eccetera. Il fatto che si tratti anche del Paese che vuole incarnare la migliore realizzazione della democrazia occidentale sul pianeta, è anche peggio secondo me.

Allora ci sono un po' di modi per uscirne.

C'è quello ideologico, semplice e diretto.
Una base militare americana non è una questione urbanistica, come dice Prodi.
E' una questione pesantemente politica, come dicono i cittadini di Vicenza che sono già scesi in piazza appena arrivata la notizia.
E ci sono tutti i motivi politici elencati sopra, e un po' di altri, per dirgli guardate, no grazie, lasciamo pedere - la base è già abbastanza grande così, di ampliarla non se ne parla proprio.
Almeno prima facciamo un referendum tra i vicentini, come ha detto il viceministro degli esteri Bobo Craxi ieri mattina, e vediamo cosa ne pensano.

Poi c'è la versione "real politik", ossia:
non si può dire di no agli USA, dopo avergli ritirato le nostre truppe dall'Iraq sotto il naso, avergli detto in faccia che l'intervento in Somalia è stato una cazzata, ecc ecc. - ok, facciamo che davvero non si possa. Allora giochiamocela, come fanno tutti:

vi diamo il permesso di ampliare la base, se ci estradate i militari USA colpevoli della strage del Cermis.
Se ci estradate i vostri agenti segreti che sono entrati in Italia per rapire illegalmente Abu Omar e portarselo illegalmente in Egitto dove l'hanno torturato e detenuto illegalmente.
Se ci dite cosa è successo davvero quando avete sparato all'auto di Nicola Calipari e Giuliana Sgrena.
Eccetera, eccetera eccetera.

E invece no.
Giù i calzoni, giù le mutande, e in ginocchio.

Penso che peggio di così non poteva andare.
Abbiamo fatto tanto, per non essere solo una porta-aerei americana nel mediterraneo.
Peggio di così non poteva proprio andare.

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